Corso di laurea in Scienze della Comunicazione

Questo insegnamento intende trasmettere una capacità di comprensione critica dei fenomeni pubblicitari a partire dagli strumenti offerti dall’approccio semiotico alla pubblicità.

Risultati attesi, al termine del ciclo di lezioni:

• (A) sensibilizzazione alle specificità dell’approccio semiotico (capacità di riconoscimento, distinzione, collegamento, uso del metalinguaggio) e padroneggiamento dei principi di base della semiotica della pubblicità; 
• (B) capacità di comprensione, discussione critica e analisi semiotica di un dato fenomeno pubblicitario; 
• (C) capacità di esposizione, oralmente e per iscritto, di tali riflessioni e analisi.

Questo insegnamento intende offrire una panoramica della semiotica della pubblicità dalle origini alle più recenti applicazioni al mondo della comunicazione digitale e online.

Allo studio dei classici di questo campo di studi (es. Barthes, Floch, Ferraro ecc.) si affiancheranno ambiti più recenti e di frontiera (es. Search Engine Marketing, viralità, meme, influencer, TikTok ecc.).

L'insegnamento sarà articolato in due moduli, tenuti da due docenti differenti. Il primo sarà maggiormente incentrato sulla teoria della semiotica della pubblicità e sui testi classici. Il secondo sarà maggiormente incentrato sulle applicazioni e i casi più recenti.

Le lezioni si svolgeranno in presenza.

Le lezioni saranno frontali, con proiezione di slide, ma il più possibile dialogiche e interattive.

Il confronto con la dimensione applicativa (attraverso la riproposizione di analisi classiche, casi studio di vario tipo ed esempi costruiti ad hoc) è alla base dell’impostazione dell'insegnamento e riveste, accanto alla trattazione più squisitamente teorica, un ruolo centrale.

L’esame consiste in un test scritto (domande a risposta aperta) incentrato sui temi trattati durante le lezioni.

Non vi è differenza, a livello di programma, tra “frequentanti” e “non-frequentanti”, ossia tra coloro che seguiranno le lezioni e coloro che NON le seguiranno. 

Alcune lezioni avranno carattere seminariale e prevederanno la partecipazione di ospiti esterni. 

Chi si iscriva all'insegnamento di "Semiotica della pubblicità (I-Z)", intenda seguire le lezioni e dare l'esame, e presenti DSA o disabilità di qualsiasi tipo, si premuri di prendere visione delle modalità di supporto (https://www.unito.it/servizi/lo-studio/studenti-con-disabilita) e di accoglienza (https://www.unito.it/accoglienza-studenti-con-disabilita-e-dsa) di Ateneo, e in particolare delle procedure necessarie per il supporto in sede d’esame (https://www.unito.it/servizi/lo-studio/studenti-e-studentesse-con-disabilita/supporto-studenti-e-studentesse-con). Chi si iscriva all'insegnamento di "Semiotica della pubblicità (I-Z)", intenda seguire le lezioni e dare l'esame, e presenti DSA o disabilità di qualsiasi tipo, avvisi cortesemente il docente all'inizio, onde aiutarlo nello svolgere al meglio il proprio lavoro, e in particolare onde consentirgli di concordare un percorso di apprendimento personalizzato, anche al di là delle misure compensative e dispensative previste per l'esame.

A chi segue il corso saranno consigliati e resi disponibili estratti dalle seguenti fonti.

Manuali

• Ugo Volli (2003). Semiotica della pubblicità. Laterza.
• Gianfranco Marrone (2007). Il discorso di marca. Modelli semiotici per il branding. Laterza.
• Stefano Traini (2008). Semiotica della comunicazione pubblicitaria. Bompiani.

Classici

• Roland Barthes (1964). Rhétorique de l’image. “Communications” 4, pp. 40-51, https://www.persee.fr/doc/comm_0588-8018_1964_num_4_1_1027.
• Roland Barthes (1968). “Società, immaginazione, pubblicità”, in AA.VV., Pubblicità e televisione, Torino, Rai/Eri, pp. 164-174.
• Umberto Eco (1968), “Lettura di cinque messaggi”, in Id. La struttura assente, Milano, Bompiani, pp. 174-177.
• Andrea Semprini (1990). Lo sguardo semiotico. Pubblicità, stampa, radio. Franco Angeli.
• Guido Ferraro (1999). La pubblicità nell’era di Internet. Meltemi.
• Jean-Marie Floch (2002). Semiotica, marketing e comunicazione. Dietro i segni, le strategie. Franco Angeli [edizione originale 1990].
• Jean-Marie Floch (2013, antologico postumo). Bricolage. Analizzare pubblicità, immagini e spazi. Franco Angeli.
• Jean-Marie Floch (2016). Identità visive. Waterman, Apple, Ibm, Chanel, Ikea e altri casi di marca. Franco Angeli [edizione originale 1995].
• Giulia Ceriani (2007). Hot spots e sfere di cristallo. Semiotica della tendenza e ricerca strategica. Franco Angeli.
• Giulia Ceriani (2009). Marketing moving: l’approccio semiotico. Analizzare il mix di comunicazione, gestirne gli effetti di senso. Franco Angeli.

Digitale

• Isabella Pezzini (2002, a cura di), Trailer, spot, clip, siti, banner. Le forme brevi della comunicazione audiovisiva. Meltemi. https://isabellapezzini.it/attachments/091_Spot,%20Trailer_interno.pdf.
• Giovanna Cosenza (2014). Introduzione alla semiotica dei nuovi media. Laterza.
• Bianca Terracciano (2017). Social Moda. Nel segno di influenze, pratiche, discorsi. Franco Angeli.
• Gabriele Marino (2020). Quanto vale un Rolex per Google? Premesse a una semiotica del marketing digitale. “Il Sileno” 7, 1, pp. 130-141, https://www.ilsileno.it/filosofiesemiotiche/wp-content/uploads/2020/08/9-Marino.pdf.
• Gabriele Marino (2020). La formula della viralità. “Lexia” 33-34, pp. 109-142. 
• Gabriele Marino, Bruno Surace (2023, a cura di). Capire le dinamiche della comunicazione ipersocial. Hoepli.

Il docente invita caldamente chi volesse seguire questo insegnamento e dare l'esame a iscriversi utilizzando l'apposita icona di registrazione, così da garantire un canale di contatto quanto più diretto e tempestivo possibile. 

I materiali dell'insegnamento di "Semiotica della pubblicità (I-Z)" saranno disponibili alla pagina Moodle: XXXXXXXXXXXXX.

Il docente invita anche a iscriversi al seguente gruppo di lavoro XXXXXXXXXXXXX: XXXXXXXXXXXXX.

 

Calendario lezioni

Le lezioni si terranno presso XXXXXXXXXXXXX

 

Calendario esami

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